Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: fare

Numero di risultati: 76 in 2 pagine

  • Pagina 1 di 2

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

312511
Artusi, Pellegrino 50 occorrenze

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Questo sugo bisognerebbe vederlo fare da un bravo cuoco; ma spero vi riuscirà, se non squisito, discreto almeno con queste mie indicazioni.

Pagina 004

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Basta un bicchiere di latte e due uova a fare una minestra per quattro o cinque persone. Con un bicchiere e due dita di latte e tre uova ho fatto una

Pagina 014

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Per avvantaggiarsi, se avete un pranzo, potete fare il composto il giorno innanzi e friggerle la mattina di poi; anzi, se d’inverno stanno fritte per

Pagina 018

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Mettete al fuoco lo spicchio di petto con tre litri d’acqua per fare il brodo e quando avrete schiumata la pentola copritene la bocca colla scodella

Pagina 027

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Ora v’indicherò un’altra maniera di fare questo risotto per scegliere fra i due quello che più vi aggrada. Niente bietola, niente inchiostro e quando

Pagina 044

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

fin di bene un atto schifoso come quello di fare i bocconi e masticar la pappa ai bambini.

Pagina 051

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

zampino. Era, d’altra parte, un onest’uomo e poichè dal suo zelo scaturiva del bene più che del male lo lasciavano fare; ma il popolo arguto lo aveva

Pagina 065

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

burro, come anche per fare il risotto N. 51.

Pagina 066

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

. Bisognerebbe vederla fare da un maestro capace; ma nonostante mi proverò di insegnarvela alla meglio, se mi riesce.

Pagina 075

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Se volete che servano per dolce non avete altro a fare che riempirli di una crema alquanto soda o di conserva di frutta spolverizzandoli, dopo cotti

Pagina 088

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Questo è un fritto molto semplice; ma pure, pare incredibile, non tutti lo sanno fare. In alcuni paesi lessano i carciofi prima di friggerli, il che

Pagina 091

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Si possono fare con ogni sorta di carne avanzata e si preparano come le polpette del N. 193 senza però l’uva passolina e i pinoli. Invece si può dar

Pagina 097

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Per dare a questo riso ripieno la forma di perette fatevi fare un imbutino di latta del quale vi disegnerei

Pagina 098

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

bocconi i quali misti a un fritto di cervello o d’altro piaceranno molto. Si può fare anche a meno delle animelle; l’odore dei tartufi, se li avete

Pagina 105

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

detta polenta si può fare anche dura per tagliarla a fette.

Pagina 107

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Con questa farinata si possono fare anche delle frittelle.

Pagina 114

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

ben fare; non si pensa cioè, a digrassarli, si è troppo generosi cogli aromi e coi soffritti e, ciò che è il peggio, se ne abusa.

Pagina 120

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

La fricassea si può fare di petto o di muscolo di vitella di latte, d’agnello e di pollo. Prendiamo ad esempio il primo, cioè il petto e questo, in

Pagina 123

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Intridete la farina coi suddetti ingredienti e, se non bastano, aggiungete acqua tiepida per fare una pasta alquanto morbida. Lavoratela molto

Pagina 131

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

I tordi e gli altri uccelli minuti in umido si possono fare come i piccioni N. 172. Le olive indolcite, state cioè in salamoia, si usano mettere

Pagina 133

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

A me pare sia bene che il cignale da fare dolceforte debba avere la sua cotenna con un dito di grasso, perchè il grasso di questo porco selvatico

Pagina 134

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Nella stessa maniera, colle debite proporzioni nel condimento, si può fare il cosciotto. Se vi è nauseoso il puzzo speciale al montone, digrassate la

Pagina 139

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Non crediate che io abbia la pretensione d’insegnarvi a far le polpette. Questo è un piatto che tutti lo sanno fare cominciando dal ciuco, il quale

Pagina 145

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Se lo volete alla piemontese, altro non resta a fare che collocare nel centro della palla, quando la formate, un uovo sodo sbucciato il quale serve a

Pagina 147

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

di questi il Giusti dice che, coloro i quali sono in grado di poterlo fare, devono di quando in quando invitarli ad ungersi i baffi alla loro tavola

Pagina 149

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Nella stessa maniera si può fare un pezzo di filetto di vitella, aggiungendo ai detti ingredienti anche dei piselli.

Pagina 156

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Questo è un piatto che bisogna lasciarlo fare ai Milanesi, essendo una specialità della cucina lombarda. Intendo quindi descrivervelo senza

Pagina 163

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

arrosto qualunque o a una bistecca in gratella. Si possono fare più semplici con un battutino di aglio e prezzemolo mescolato con pangrattato, sale e pepe e

Pagina 192

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Non è questo il vero sauer-kraut, il quale bisogna lasciar fare ai tedeschi; è una pallida imitazione di quello, la quale però non riesce sgradevole

Pagina 193

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Tutte le qualità di funghi possono fare al caso; ma io ritengo che i porcini sieno da preferirsi, esclusi però i grossissimi. Nettateli bene dalla

Pagina 202

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Mi dicono che sono buone anche fritte in forma di frittelle o di stiacciatine; ma io non ne ho avute tante da poterne fare gli esperimenti.

Pagina 222

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Potete fare nella maniera che sto per dire ogni sorta di carne; ma quella che più si presta, a parer mio, è la vitella di latte. Prendetene un bel

Pagina 226

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Tutti sanno fare i fegatelli di maiale conditi con olio, pepe e sale, involtati nella rete e cotti in gratella, allo spiedo o in una teglia; ma molti

Pagina 235

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Se vedete che l’impasto diventasse troppo liquido con l’intera dose del latte lasciatene indietro un poco. Si può fare anche senza le mandorle.

Pagina 242

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Per questi biscotti bisognerebbe vi faceste fare una cassettina di latta larga 10 centimetri e lunga poco meno del diametro del vostro forno di

Pagina 244

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Vi descrivo la Torta ricciolina in due maniere con due ricette distinte perchè la prima avendola fatta fare, me presente, da un cuoco di professione

Pagina 248

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

nella pagina seguente; quindi vedete che la figura di un cavallo non ci ha niente che fare e perchè sieno così chiamati credo non si sappia neanche a

Pagina 273

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

fave lo scrutinio nelle elezioni. Varie sono le maniere di fare le fave dolci; io vi indicherò le seguenti che certo non sono delle più fini, ma possono

Pagina 276

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Eccovi un piatto che si usa fare in quaresima.

Pagina 278

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

da fare il filo (presane una goccia fra due dita), spalmate ogni pezzo con un pennello. Se lo zucchero vi si rappiglia durante l’operazione (che è bene

Pagina 278

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Colla broda de’ ceci potete fare una zuppa o cuocervi, come si usa in Toscana, le striscie di pasta comperata.

Pagina 280

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

mezz’ora almeno, e poi aggiungete le mandorle per formarne una pasta soda in modo da poterne fare delle pallottole grosse quanto una piccola noce; se

Pagina 280

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

di Lombardi, la quale si diede a fare pasticci, offelle, sfogliate ed altre paste composte d’uova, burro, latte, zucchero o miele; ma prima d’allora

Pagina 291

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Se il tempo avesse indurita la conserva di frutta (della quale in questo dolce si può fare anche a meno), rammorbiditela al fuoco con qualche

Pagina 305

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Questa zuppa si può fare con fettine sottili di pane fine arrostito oppure con pane di Spagna o con savoiardi.

Pagina 306

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Se avete del siroppo di lampone N. 448 potete fare, all’occorrenza, una buona gelatina da servire per dolce in un pranzo.

Pagina 320

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

È un dolce che si può complicare e variare quanto si vuole. Si può, ad esempio, fare un buco in mezzo alla marmellata e riempirlo di conserva di

Pagina 320

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Del limone si può fare anche a meno.

Pagina 344

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

Venezia pe’ suoi rapporti commerciali in Oriente fu la prima a fare uso del caffè in Italia, forse fin dal secolo XVI; ma le prime botteghe da caffè

Pagina 352

La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene

speciali e più propri. Parlo di quell’intonaco bianco o nero oppure di altro colore che si suol fare sopra alcuni dei dolci in addietro descritti, come la

Pagina 355

Cerca

Modifica ricerca

Categorie